Nel corso della storia, Castelnuovo D’arsa è stato conosciuto per i suoi vasai che realizzavano i recipienti mescolando terra – argilla e pietra di quarzo, detta “marcia” e “salata”. I vasai di Rakalj frantumavano il sale e poi lo mescolavano con l’argilla (“marcia”), modellando così a mano i recipienti, che venivano poi cotti per renderli resistenti alle alte temperature. Nel XIX e XX secolo in Istria regnava una grande povertà e il commercio avveniva secondo il detto “Pace con pace, in pace” – che nei tempi moderni equivale a “Conti chiari, amicizia lunga”. Così gli abitanti di Rakalj vendevano i loro recipienti in Istria riempiendo la pentola fino all’orlo di mais, grano o altri generi alimentari; i vasai scambiavano il recipiente con la quantità di cibo che ci stava dentro e, in cambio, i contadini e le famiglie ricevevano proprio quel recipiente, che avrebbero riempito con le loro provviste.